Partiamo da un assunto: nel 2023 nessuna azienda, e ribadisco nessuna, dovrebbe rimanere attiva sul mercato senza un adeguato progetto assicurativo che ne tuteli il patrimonio, sia esso finanziario, immobiliare o umano. Ciò premesso, in questo articolo voglio analizzare un aspetto che se conosciuto e approfondito può sicuramente aiutare a compiere una valutazione oggettiva di ulteriori benefici che una soluzione assicurativa può offrire: il trattamento fiscale!

Può una società dedurre i premi pagati per una polizza in cui l’amministratore è l’assicurato?

La risposta a questa domanda è sì ma è necessario identificare chiaramente nell’interesse di chi la polizza viene sottoscritta per operare le opportune distinzioni.

Esistono infatti due categorie di polizze: quelle stipulate nell’interesse della società, a tutela quindi del patrimonio e dell’operatività della stessa, e quelle stipulate a beneficio esclusivo della figura dell’amministratore.

Facciamo due esempi così da poter essere più chiari possibile.

1.Prendiamo una tipologia di polizza assicurativa sottoscritta nell’esclusivo interesse della società: la polizza Key Man.

Si tratta di una polizza temporanea caso morte dove l’assicurato è l’amministratore mentre beneficiaria è la società stessa. Questa tipologia di polizza prevede un’indennità da liquidarsi alla società beneficiaria solo al verificarsi dell’evento assicurato e la tutela dal danno derivante dalla perdita improvvisa di una figura apicale come quella dell’amministratore che, soprattutto nei casi di aziende medio-piccole, è l’unico soggetto depositario di un know how specifico.

In questo caso, il premio annuale che l’azienda corrisponde alla compagnia può essere sottratto dal reddito.

Il premio versato dalla società, inoltre, non costituisce compenso in natura per l’amministratore. Questo, infatti, non otterrà alcun arricchimento patrimoniale dal momento che l’eventuale indennizzo sarà incassato direttamente dalla società (l’eventuale indennizzo percepito costituisce una sopravvenienza attiva da assoggettare a tassazione).

2. Vediamo ora un esempio relativo ad una polizza stipulata nell’interesse dell’amministratore, strumento spesso utilizzato dalle società con finalità di incentivazione o premialità: polizze sanitarie o infortuni extraprofessionali.

Si tratta di polizze che coprono i danni derivanti da rischi non riferibili al rapporto di lavoro. Proprio per questo, i premi sono deducibili per la società in quanto inerenti ma sono considerati fringe benefits per l’amministratore, contribuendo quindi ad aumentarne il reddito.

Quelli riportati sono solo due esempi che non vogliono e non possono esaurire un discorso molto più ampio che andrebbe affrontato caso per caso con professionisti specializzati ma lo scopo è quello di far sorgere l’interesse su un argomento che oltre ad essere di assoluta importanza per la sopravvivenza di ogni azienda può, come abbiamo visto, portare con sé degli interessanti benefici fiscali.

Come consulente finanzario la mia attività è quella di rendere la tua azienda sicura e tutelata dai rischi correlati. Insieme possiamo fare la differenza per il tuo business! Prenota una call di approfondimento e valutiamo la tua situazione specifica.

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